QUALITA’ COSTRUTTIVA
ll 7Artisans 50mm F 1.8 a primo impatto presenta una costruzione solida, interamente di metallo. Di questo materiale infatti sono costituiti il corpo principale, la filettatura dei filtri e le ghiere. L’obiettivo risulta solido e ben assemblato, con giochi minimi; assenti viti a vista.
Analizzando tuttavia i dettagli emergono dei punti deboli. Innanzitutto quando si aziona la ghiera dei diaframmi si avverte un leggero rumore; niente di grave, ma la sensazione di qualità viene meno.
L’aspetto più critico riguarda il tasto selettore della modalità AF/MF: questo risulta costituito da una plastica scadente, poco piacevole al tatto. Il vero guaio è che risulta assemblato male, per cui si aziona come niente; basta sfiorarlo per cambiare involontariamente la modalità di messa a fuoco. Un dettaglio inaccettabile che rovina l’insieme, contrastante con la solidità generale dell’obiettivo.
E’ presente la porta usb-c sul lato dell’innesto per gli aggiornamenti firmware.
Analizzando tuttavia i dettagli emergono dei punti deboli. Innanzitutto quando si aziona la ghiera dei diaframmi si avverte un leggero rumore; niente di grave, ma la sensazione di qualità viene meno.
L’aspetto più critico riguarda il tasto selettore della modalità AF/MF: questo risulta costituito da una plastica scadente, poco piacevole al tatto. Il vero guaio è che risulta assemblato male, per cui si aziona come niente; basta sfiorarlo per cambiare involontariamente la modalità di messa a fuoco. Un dettaglio inaccettabile che rovina l’insieme, contrastante con la solidità generale dell’obiettivo.
E’ presente la porta usb-c sul lato dell’innesto per gli aggiornamenti firmware.
ERGONOMIA
Per quanto riguarda il peso, l’obiettivo si colloca nella media della categoria. La lunghezza invece risulta rilevante coi suoi 11 centimetri; niente di problematico, ma certo non risulta compatto per un 50mm con luminosità F1.8.
La ghiera dei diaframmi ruota in senso orario da F1.8 a F16, con movimento fluido senza scatti. Sono presenti i terzi di stop, che consentono una regolazione fine dell’apertura. Curiosamente sono presenti anche da F1.8 a F2, anche se in realtà non ci sono valori intermedi tra le due aperture. La ghiera risulta un po’ dura da girare, ma considerate le regolazioni fini dei valori questo risulta un aspetto positivo, si evita così di muoverla per sbaglio. Non è presente un rivestimento di gomma, ma solo una filettatura in metallo, che risulta piuttosto scivolosa.
La ghiera di messa a fuoco (del tipo focus by wire) è anch’essa molto dura, ma in questo caso si tratta di un aspetto negativo. Durante l’utilizzo manuale, per passare dalle lunghe alle corte distanze ci vuole un’eternità, e uno sforzo non indifferente. Certo, girando la ghiera con più decisione il sistema focalizza più velocemente, ma lo sforzo richiesto è veramente eccessivo. Anche in questo caso manca la gomma di rivestimento, e per quanto la situazione sia migliore per via della sezione più ampia, risulta sempre scivolosa. L’ottica non si estende durante la messa a fuoco.
La distanza minima di utilizzo è in comune a tanti altri obiettivi della stessa categoria; qualche scatto ravvicinato è possibile, ma senza alcun ingrandimento particolare.
Come accennato in precedenza, c’è il problema del selettore AF/MF, che si muove al primo sfioramento. Fa impazzire, perché ci si trova nella modalità sbagliata con una facilità impressionante, quando meno ce lo si aspetta.
In generale Il 7Artisans 50mm F1.8 AF è definibile come un obiettivo utilizzabile ma con riserva; appare il risultato di una progettazione embrionale.
La ghiera dei diaframmi ruota in senso orario da F1.8 a F16, con movimento fluido senza scatti. Sono presenti i terzi di stop, che consentono una regolazione fine dell’apertura. Curiosamente sono presenti anche da F1.8 a F2, anche se in realtà non ci sono valori intermedi tra le due aperture. La ghiera risulta un po’ dura da girare, ma considerate le regolazioni fini dei valori questo risulta un aspetto positivo, si evita così di muoverla per sbaglio. Non è presente un rivestimento di gomma, ma solo una filettatura in metallo, che risulta piuttosto scivolosa.
La ghiera di messa a fuoco (del tipo focus by wire) è anch’essa molto dura, ma in questo caso si tratta di un aspetto negativo. Durante l’utilizzo manuale, per passare dalle lunghe alle corte distanze ci vuole un’eternità, e uno sforzo non indifferente. Certo, girando la ghiera con più decisione il sistema focalizza più velocemente, ma lo sforzo richiesto è veramente eccessivo. Anche in questo caso manca la gomma di rivestimento, e per quanto la situazione sia migliore per via della sezione più ampia, risulta sempre scivolosa. L’ottica non si estende durante la messa a fuoco.
La distanza minima di utilizzo è in comune a tanti altri obiettivi della stessa categoria; qualche scatto ravvicinato è possibile, ma senza alcun ingrandimento particolare.
Come accennato in precedenza, c’è il problema del selettore AF/MF, che si muove al primo sfioramento. Fa impazzire, perché ci si trova nella modalità sbagliata con una facilità impressionante, quando meno ce lo si aspetta.
In generale Il 7Artisans 50mm F1.8 AF è definibile come un obiettivo utilizzabile ma con riserva; appare il risultato di una progettazione embrionale.
AUTOFOCUS
Piccola premessa: non ci occupiamo di fotografia naturalistica o sportiva dove sono richieste le massime prestazioni dell’autofocus. Detto questo, la messa a fuoco appare non del tutto sufficiente; è adeguata per soggetti statici o paesaggi, molto meno per quelli in movimento. Il tracciamento appare inconsistente, non dà sufficienti garanzie. Se non altro il comportamento è simile anche in ambienti poco illuminati.
Segnaliamo che il motore risulta leggermente rumoroso, niente di problematico ma potrebbe infastidire durante le riprese video.
Segnaliamo che il motore risulta leggermente rumoroso, niente di problematico ma potrebbe infastidire durante le riprese video.
Usato a tutta apertura, l'obiettivo si comporta bene finché si tratta di soggetti ravvicinati. In questo caso la nitidezza è buona, con ottima definizione del soggetto. All’infinito, come normale alle ampie aperture, soffre di un certo decadimento del contrasto e della definizione in generale. A F2.8 c’è già un discreto miglioramento, la nitidezza è più che sufficiente. A partire da F4 il livello è più che buono, con i migliori risultati ottenuti tra F5.6 ed F8.
I bordi subiscono una perdita di definizione più sostenuta alle ampie aperture e contenuta a diaframmi chiusi; è molto progressiva e poco evidente nelle immagini.
Il contrasto risulta medio/basso fino a F2, medio a F2.8 e medio/alto altrove.
Nell'insieme possiamo definirla una prestazione buona.
I bordi subiscono una perdita di definizione più sostenuta alle ampie aperture e contenuta a diaframmi chiusi; è molto progressiva e poco evidente nelle immagini.
Il contrasto risulta medio/basso fino a F2, medio a F2.8 e medio/alto altrove.
Nell'insieme possiamo definirla una prestazione buona.
Aberrazioni cromatiche
Laterali. Di medio/basso livello a tutta apertura, si riducono progressivamente per assestarsi ad un basso livello ai diaframmi chiusi. Sono facilmente correggibili e persino nelle situazioni più difficili non si rilevano problemi.
Longitudinali. Di medio livello a tutta apertura, medio/basso livello a F2.8, basso a F4; successivamente rimangono quasi nulle. Nelle immagini rimangono degli aloni colorati, non sempre correggibili del tutto, ma nemmeno estremi.
La valutazione per questa sezione risulta più che sufficiente.
Longitudinali. Di medio livello a tutta apertura, medio/basso livello a F2.8, basso a F4; successivamente rimangono quasi nulle. Nelle immagini rimangono degli aloni colorati, non sempre correggibili del tutto, ma nemmeno estremi.
La valutazione per questa sezione risulta più che sufficiente.
Bokeh
Lo sfocato in linea generale risulta piuttosto piacevole; la separazione del soggetto è sempre presente, sia alle corte che alle medie distanze. Persino con soggetti di grandi dimensioni le aree fuori fuoco sono sempre gradevoli.
Solo in talune circostanze isolate appare un po’ di affollamento, ma niente di grave.
I punti luce a tutta apertura sono di media grandezza, piacevoli al centro, mentre ai bordi vi è un effetto “occhi di gatto” piuttosto pronunciato. Chiudendo il diaframma emerge una lieve forma poligonale, non fastidiosa, e ai bordi i punti luce appaiono più regolari.
In generale la prestazione dell’obiettivo in prova risulta più che buona.
Solo in talune circostanze isolate appare un po’ di affollamento, ma niente di grave.
I punti luce a tutta apertura sono di media grandezza, piacevoli al centro, mentre ai bordi vi è un effetto “occhi di gatto” piuttosto pronunciato. Chiudendo il diaframma emerge una lieve forma poligonale, non fastidiosa, e ai bordi i punti luce appaiono più regolari.
In generale la prestazione dell’obiettivo in prova risulta più che buona.
Coma
A tutta apertura le deformazioni sono di basso livello, e rimangono tali a F2. A F2.8 si riducono ancora, risultando quasi nulle una volta raggiunto F4; successivamente scompaiono.
Distorsione
La distorsione risulta di bassa entità, del tipo a cuscinetto, facilmente correggibile. Presente un minimo accenno di complessità, ma risulta quasi irrilevante. L’impatto è scarso per quasi tutti i generi praticati, eccetto per l’architettura, dove rimane comunque gestibile.
Flare
Gli artefatti prodotti dall’obiettivo sono piuttosto trasparenti, quantomeno a tutta apertura. Chiudendo il diaframma risultano più evidenti e colorati. In generale il problema sono le velature, piuttosto diffuse, che azzerano il contrasto e distruggono l’immagine. Anche il comportamento con le luci artificiali non è dei migliori. Si consiglia l’utilizzo di un paraluce; quello in dotazione purtroppo appare troppo piccolo per ridurre a sufficienza i riflessi.
Il giudizio per questa sezione risulta quasi sufficiente.
Il giudizio per questa sezione risulta quasi sufficiente.
Focus Breathing
L’obiettivo presenta una media variazione di focale durante la messa a fuoco; consideratelo se intendete utilizzarlo per fare riprese video.
Sunstars
L’obiettivo produce ventidue raggi, che appaiono solo da F5.6 in poi. A F8 sono gradevoli seppure non perfetti. A F11 ed F16 invece l’effetto estetico risulta piacevole, grazie alla buona definizione e soprattutto alle generose dimensioni ottenute.
Per concludere, senza pretendere risultati professionali, in questo campo il 7Artisans in prova riesce a garantire un valore aggiunto.
Per concludere, senza pretendere risultati professionali, in questo campo il 7Artisans in prova riesce a garantire un valore aggiunto.
Vignettatura
Calo di luce forte a tutta apertura, e pressoché identico a F2. Meglio a F2.8 dove risulta di medio livello, appena meglio a F4. A F5.6 è di basso livello, mentre da F8 risulta poco evidente, trascurabile.
L’impatto sulle foto, specie ai primi diaframmi, è rilevante: sono necessarie forti correzioni, le nostre prove sul campo sono state lavorate in tal senso.
L’impatto sulle foto, specie ai primi diaframmi, è rilevante: sono necessarie forti correzioni, le nostre prove sul campo sono state lavorate in tal senso.
Non è stato facile giudicare il 7Artisans 50mm F 1.8 AF, in quanto il suo comportamento è piuttosto vario, passando infatti da buoni risultati ad altri meno lusinghieri.
Il primo fattore degno di nota è il bokeh di buon livello, ottimo per i ritratti; una prestazione non scontata per un 50mm “solo” F1.8. La nitidezza è buona, le aberrazioni cromatiche non eccessive, e si concede pure il lusso di mostrare dei buoni sunstars.
Veniamo però ai punti dolenti: la qualità costruttiva, in generale ottima, viene inficiata dal terribile selettore AF/MF, che stonerebbe persino su obiettivi dozzinali. L’ergonomia è rivedibile, sia per il selettore sopra citato che per le ghiere scomode. Il flare non è gestito bene, soprattutto considerando che si tratta di un obiettivo recente; alcuni vintage fanno meglio.
Concludendo, l’obiettivo in prova è caratterizzato da luci e ombre: risulta comunque discreto, se sorvolate su alcuni dettagli. In generale ne consigliamo l’acquisto solo se siete alla ricerca di un classico 50mm economico.
Il primo fattore degno di nota è il bokeh di buon livello, ottimo per i ritratti; una prestazione non scontata per un 50mm “solo” F1.8. La nitidezza è buona, le aberrazioni cromatiche non eccessive, e si concede pure il lusso di mostrare dei buoni sunstars.
Veniamo però ai punti dolenti: la qualità costruttiva, in generale ottima, viene inficiata dal terribile selettore AF/MF, che stonerebbe persino su obiettivi dozzinali. L’ergonomia è rivedibile, sia per il selettore sopra citato che per le ghiere scomode. Il flare non è gestito bene, soprattutto considerando che si tratta di un obiettivo recente; alcuni vintage fanno meglio.
Concludendo, l’obiettivo in prova è caratterizzato da luci e ombre: risulta comunque discreto, se sorvolate su alcuni dettagli. In generale ne consigliamo l’acquisto solo se siete alla ricerca di un classico 50mm economico.
PRO
- Bokeh molto gradevole
CONTRO
- qualità costruttiva carente in alcuni dettagli
- ergonomia migliorabile
Commenti
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