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Il mondo in 9:16

Ciao a tutti,

Alcune settimane fa il CEO di Instagram, Adam Mosseri, ha annunciato l'avvio della fase di test di una nuova interfaccia utente per il popolare social basato sulle immagini.
La principale novità sarà quella di poter visualizzare foto e video a pieno schermo, pensando però nello specifico a uno schermo verticale in formato 9:16, proporzioni simili agli schermi degli attuali smartphone. L'intenzione è fornire una migliore visualizzazione dei video; infatti tra quelli pubblicati su Instagram, la maggior parte sono dei reel, brevi video verticali realizzati nel formato sopra citato. Qualora le foto o i video fossero in formati diversi, ovviamente non occuperebbero l'intera superficie dello schermo, ma verrebbero limitati dalle canoniche bande nere alle estremità.

Questa grande diffusione di immagini e video verticali in 9:16, che spopolano anche su altri social (come Tiktok) mi spinge a riflettere sul formato e l'orientamento delle immagini.
Noi fotografi amatoriali, utilizzatori di reflex o mirrorless, restiamo basiti all'idea di girare un video in verticale. Per quanto ci riguarda, nelle foto è il soggetto da riprendere a dettare l'orientamento orizzontale o verticale; nei video invece è obbligatoria l'inquadratura orizzontale. Questa preferenza viene dalla natura stessa della vista umana: i nostri occhi sono infatti disposti affiancati e forniscono una maggiore estensione del campo visivo in senso orizzontale. Del resto anche i monitor e gli schermi televisivi sono realizzati tenendo conto di questo.
L'utilizzatore del cellulare si ritrova però nella situazione opposta: l'orientamento verticale gli viene naturale, poiché per parlare o scrivere messaggi il telefono viene tenuto solitamente in tale posizione. Per fare foto o video in realtà nulla vieta di ruotarlo in un senso o in un altro a seconda delle situazioni, ma a molti utenti sembra più immediato mantenerlo sempre fisso in verticale.

Sui social vi è tutta una serie di video girati col telefono in verticale; non parlo solo di video raffazzonati, realizzati in maniera casuale da persone senza alcuna conoscenza tecnica. Si tratta anche e soprattutto di video girati con cura, nei quali la scelta dell'orientamento verticale è deliberata. Questi video nascono per le esigenze più svariate, dal blog di moda ai consigli su come posare nelle foto. Il soggetto delle riprese è sempre una persona, che occupa quasi del tutto l'inquadratura con la sua intera figura. Appare quindi chiaro il motivo per cui viene scelto il formato verticale.
Paradossalmente, il 16:9 nasce nello specifico per riprese in orizzontale; un paesaggio ripreso in tale formato ha sicuramente un taglio più accattivante, lo sguardo dell'osservatore spazia per una lunghezza maggiore, concentrandosi poi sui dettagli. Un video in 16:9 appare più naturale rispetto al vecchio 4:3. Il 16:9 però non si presta molto all'utilizzo in verticale (in 9:16 per intenderci); si ottiene un'immagine molto alta e stretta, che non torna sempre utile. Eppure anche il formato più "sbagliato" può trovare motivo di essere con la nascita di nuove esigenze social.

L'impatto dei social come Instagram sulla fotografia è indubbio, non tutti concordano però su come e quanto essi abbiano influito. A mio parere non si è trattato della nascita di nuovi modi di fotografare; certo, alcuni tipi di riprese sono diventati più "virali" perché sono praticabili in molte situazioni e non richiedono strumenti professionali (per esempio i selfie). In realtà l'impatto maggiore dei social è sulla fruizione delle foto; su Instagram, queste vengono visualizzate nell'interfaccia principale (feed), che automaticamente seleziona quelle che, stando alle nostre ultime visualizzazioni, dovrebbero interessarci. La cosa è utile e limitante allo stesso tempo, se infatti ci lasciamo solo guidare dalle immagini che vengono proposte, difficilmente ne troveremo altre, più interessanti, per vedere le quali è necessaria un po' di ricerca.
Dal punto di vista dei formati, Instagram ha esordito rilanciando quello quadrato, che era in auge ai tempi delle fotocamere analogiche, ma con l'avvento del digitale era stato messo un po' da parte. Poi, col crescere e l'evolversi del social, si è giunti all'attuale predilezione per i formati verticali.
L'avvento degli smartphone del resto ha contribuito a diffondere una vera e propria estetica della ritrattistica a figura intera, utilizzando inquadrature grandangolari in verticale. Trovando la giusta posa e ambientazione, i risultati possono essere validi anche in 9:16. Certo si è limitati a riprendere il soggetto nella sua interezza, o quasi. Ma i limiti sono una spinta per la creatività.

Il dubbio sul formato più adeguato alla ripresa però rimane. La stessa tecnologia è infatti contraddittoria su questo aspetto; se da un lato abbiamo gli smartphone, dall'altro ci sono gli schermi delle Smart TV, sulle quali è possibile accedere alla rete e ai social, anche a Instagram. E su quegli schermi i video e le foto verticali appariranno molto meno gradevoli, con due enormi bande nere a delimitarne i lati. Noi fotoamatori siamo soliti fare questa esperienza visualizzando i nostri archivi di foto sul monitor del PC quando, dopo aver ammirato un'immagine orizzontale a pieno schermo, di colpo troviamo una foto verticale contornata di nero ai lati.

Tuttavia credo che, tra i dispositivi di visualizzazione, quelli mobili alla lunga prevarranno sui fissi. Non dico che gli altri dispositivi spariranno, ma penso che la loro diffusione andrà sempre più riducendosi a delle specifiche nicchie. E allora chi questi dispositivi li realizzerà, potrebbe porsi il problema di renderli compatibili con un mondo dove i video verticali sono la norma. Provate a immaginare un contesto dove la maggior parte dei dispositivi è pensata così...

In questo ipotetico mondo in 9:16, immagino schermi in grado di ruotare di 90 gradi, per permetterci di rivedere foto e video delle vacanze, fatti con lo smartphone, a pieno schermo, per poi essere riportati in posizione orizzontale per seguire il notiziario.
Le fotocamere potrebbero essere progettate con i sensori, display e mirini orientati in verticale, in modo da agevolare un tipo di ripresa a cui la maggior parte delle persone è abituata.
Avete mai visto un film girato in verticale? Non ce ne sono molti, ma in futuro le cose potrebbero cambiare. E allora anche le sale cinematografiche potrebbero subire una drastica ristrutturazione...

Che dire? Un sogno futuristico per alcuni, un incubo per altri. Forse ho un po' esagerato; anche se tecnicamente è possibile, tutto questo resta nel campo delle digressioni divertenti, almeno per il momento...
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di un eventuale futuro dove il formato 9:16 costituirà lo standard. Scrivete nei commenti quali altre stranezze potrebbero accadere.

A presto!
Alessandro "Prof. BC" Agrati  @agratialessandro

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