Passa ai contenuti principali

Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8 (Cosina) - Recensione


  

QUALITA’ COSTRUTTIVA

Il primo aspetto che si nota dell'Olympus 35-70mm F 3.5-4.8 è la leggerezza; un vero peso piuma, grazie soprattutto ai materiali utilizzati. Domina la plastica, della quale è costituito il corpo principale, così come le ghiere. Quella di messa a fuoco è rivestita in gomma, identica al materiale usato negli obiettivi Zuiko “originali”, il che è un pregio. Stupisce la ghiera dei diaframmi, che presenta una zigrinatura appena accentuata, priva di rivestimento.
Le plastiche utilizzate sono discrete, non solidissime ma nemmeno soggette a piegamenti o scricchiolii. L’innesto a baionetta è l’unica parte in metallo. I valori di apertura, focale, ecc sono verniciati sul corpo e non incisi, questo comporta un veloce deterioramento delle scritte come visibile sul nostro esemplare.
La qualità dell'assemblaggio è sufficiente, non esemplare ma nemmeno definibile come cattiva; l’obiettivo presenta giochi contenuti e solo lievi movimenti interni.

ERGONOMIA

L’Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8 è uno zoom compatto e leggero che non presenta alcun problema d’ingombro. Dal punto di vista dell’utilizzo pratico, non introduce alcuna soluzione innovativa rispetto al gran numero di obiettivi comparabili.
La ghiera dei diaframmi si trova nella parte posteriore (verso l’innesto) e ruota in senso orario, passando da F 3.5 a F 5.6, per poi proseguire fino a F 22 con intervalli a ogni pieno stop. Offre buona presa, ma risultano fastidiosi i pulsanti di sgancio, che si trovano appena sotto e interferiscono leggermente coi movimenti. La ghiera di messa a fuoco è posizionata invece nella parte anteriore dell’obiettivo, ed è l’unica ad avere un rivestimento in gomma. La rotazione avviene in senso orario da infinito alla minima distanza di messa a fuoco, con movimento abbastanza fluido e un arco di poco superiore al quarto di giro. Nonostante la corsa contenuta, la presa risulta eccellente e l’utilizzo piacevole. L’elemento frontale dell’obiettivo ruota durante la messa a fuoco, rendendo scomodo un eventuale uso del polarizzatore. In mezzo alle due ghiere appena descritte si trova quella per regolare la focale, che ruota in senso antiorario dalla focale grandangolare a quella tele, con fluidità solo sufficiente. Nonostante l’assenza del rivestimento di gomma non ci sono problemi di utilizzo, per quanto ci siano soluzioni decisamente migliori. L’estensione massima dell’obiettivo si ha in corrispondenza dei 35mm, quella minima poco oltre i 50mm. Nonostante le dimensioni contenute, le ghiere sono sufficientemente distanziate l’una dall’altra e si distinguono al tatto. Alla focale di 70mm è possibile ottenere un rapporto d’ingrandimento massimo di 1:5, pertanto lo zoom consente qualche ripresa ravvicinata, senza entrare nel vero e proprio ambito macro.
 

 

LINK TEST QUALITA' OTTICA + DATI TECNICI



Nitidezza 
35mm. La nitidezza a tutta apertura è insufficiente così come il contrasto, le immagini prodotte sono a malapena utilizzabili. Chiudendo a F5.6 si ha un netto miglioramento, con contrasto buono e nitidezza sufficiente; sono presenti cali di nitidezza ai bordi estremi, poco visibili. Chiudere ancora il diaframma comporta solo piccole differenze. 
50mm. La focale più nitida: a tutta apertura la nitidezza è sufficiente così come il contrasto; a soffrire come prima sono solo i bordi estremi. Chiudendo a F5.6 il contrasto è buono e la nitidezza quasi buona; comportamento analogo alle aperture più piccole. 
70mm. A tutta apertura la nitidezza è sufficiente così come il contrasto; a soffrire sono sempre i bordi estremi. Chiudendo a F5.6 il contrasto è buono e la nitidezza più che sufficiente; stessa situazione alle aperture più piccole.
In generale potremmo definire la prestazione dell’Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8 come più che sufficiente. Il contrasto è quasi sempre buono e non presenta grandi pecche, escluso il comportamento a 35mm F3.5.

Aberrazioni cromatiche
Laterali.
35mm: di medio livello a tutte le aperture tranne che a F11, dove sembrano scomparire. 
50 e 70mm: di medio livello a tutte le aperture. Sono quasi sempre correggibili, escluse le situazioni più estreme.
Longitudinali.
35mm: di alto livello a tutta apertura, scendono progressivamente fino a F11 dove risultano di basso livello. 
50mm: medie a F3.5, scendendo progressivamente anche qui per divenire quasi nulle.
70mm: di medio/alto livello a F3.5, ma già basso da F5.6 in poi.
Le aberrazioni cromatiche longitudinali sono più invasive, anche se si notano principalmente a tutta apertura, senza risultare drammatiche.
In generale la prestazione dell'obiettivo in questo campo è sufficiente.

Bokeh
Nonostante la focale corta e la scarsa luminosità, la separazione è sempre presente. Le aree fuori fuoco sono cremose, con affollamento ridotto al minino anche nelle situazioni più difficili
I punti luce sono anch’essi gradevoli, almeno a tutta apertura, con effetto “occhi di gatto” ridottissimo. Chiudendo il diaframma assumono una forma poligonale dovuta alle sole sei lamelle.
In generale la prestazione dell'Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8 in questo campo risulta più che sufficiente.

Coma
Come intuibile dalla scarsa luminosità la coma è di livello basso a F3.5 e F5.6, nulla a F8.

Distorsione
Di entità media a 35mm, con forma a barile. Sempre correggibile, poco indicata per le foto di architettura. Notevole il comportamento a 50 e 70mm dove risulta quasi nulla.

Focus breathing
L’obiettivo presenta una forte variazione di focale durante la messa a fuoco; consideratelo se intendete utilizzarlo per fare riprese video.

Flare
E’ veramente difficile ottenere degli artefatti, che compaiono solo nelle situazioni più estreme. In tutte le altre occasioni, anche nel controluce, sono assenti o minimi; il contrasto è sempre presente. Assenti le velature, possono raramente comparire riflessi interni. Cambiare l’apertura non ha effetti sulla resistenza al flare. 
Possiamo definire il comportamento in questo campo come più che sufficiente.

Sunstars
I sunstars sono un’altra sorpresa dell’Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8. Pur non essendo del tutto definiti, risultano di grande dimensione e d’effetto, specialmente a F5.6 ed F8. Contano sei raggi e garantiscono un tocco in più alle immagini.

Vignettatura
35mm. Risulta di basso livello a tutta apertura, facilmente correggibile; quasi nulla a F5.6 e nulla a F8.
50mm. Quasi nulla a F3.5, ancor meno a F5.6 e nulla a F8.
70mm. Comportamento analogo a 50mm.

LINK PROVE SUL CAMPO - GALLERIA FOTO

 

CONLUSIONI

Pur appartenendo al catalogo Zuiko, come sappiamo questo Olympus OM Zuiko 35-70mm F 3.5-4.8 è stato prodotto da Cosina. Questo, unito all’escursione focale limitata e la scarsa luminosità non fa presagire nulla di buono, inducendo a considerarlo un obiettivo scarso. Non stiamo parlando di un’ottica premium in effetti, eppure questo 35-70 stupisce per più caratteristiche. Innanzitutto il bokeh, che risulta sempre piacevole; non sostituisce un tele super luminoso ma quando c’è si fa trovare pronto. La distorsione è gestibile a 35mm, praticamente nulla altrove; la vignettatura è lieve o trascurabile. Il contrasto poi è garantito anche nel controluce.
Per il resto l’obiettivo presenta un ottimo equilibrio: nitidezza, aberrazioni cromatiche, flare, coma garantiscono tutti prestazioni accettabili. Insomma se siete alla ricerca di un’ottica zoom “pro” guardate altrove; se vi piace la focale e cercate qualcosa di affidabile a un buon prezzo questo obiettivo fa per voi.


PRO
- Bokeh
- Contrasto
- Distorsione quasi nulla a 50 e 70mm
- Vignettatura quasi irrilevante

CONTRO
- Nitidezza a 35mm F3.5
- Costruzione economica
  

GIUDIZIO

Qualità costruttiva:    
Ergonomia:                  
Ottica:                          

>> Link elenco recensioni pubblicate <<


Commenti

Gli articoli più letti

Vintage Digitale – Olympus XZ-1

In questo episodio parliamo della Olympus XZ-1, una compatta del 2011. Fa parte della nota serie “XZ”, ovvero le compatte premium (a dimensioni contenute) della casa. Questo articolo fa parte di un progetto volto a riscoprire la fotografia CCD, se desiderate approfondire è presente  un’introduzione  esplicativa.    SCHEDA TECNICA: Sensore: 1/1.63” CCD (8.07 x 5.56 mm) Megapixel: 10 (3648x2736 pixel) Formato immagine: 4:3 Escursione focale: 28–112 mm (equivalente 35mm) Apertura massima: F 1.8-2.5 Stabilizzazione ottica: Sì Tempi di scatto: 60 S - 1/1200 S Gamma ISO: 100-6400 Presenza controlli PASM: Sì Formato RAW: Sì Distanza minima messa a fuoco: 1 cm Dimensioni schermo: 3 pollici Risoluzione schermo: 614.000 dots Schede di memoria compatibili: SD/SDHC/SDXC Dimensioni: 111 x 65 x 42 mm Peso: 275 g Batterie: al litio L’esperimento di questa puntata si concentra su di una compatta premium, con un sensore più grande della media per le fotocamere dell...

Fotografia e cinema - Heat - La sfida (Heat)

Heat – La Sfida (Heat) è un film del 1995 scritto e diretto da Michael Mann . Direttore della fotografia: Dante Spinotti La trama vede contrapporsi le forze della legge, capitanate dal tenente Vincent Hanna (Al Pacino), e i rapinatori coordinati da Neil McCauley (Robert De Niro). Il sottofondo è quello di una Los Angeles fosca e buia come la notte. ©Regency Enterprises, Foward Pass, Warner Bros LINK ALLA GALLERIA DEI FOTOGRAMMI  Questo articolo è parte di una serie volta a riscoprire la fotografia nel cinema, se desiderate approfondire è presente un’introduzione esplicativa.   ©Regency Enterprises, Foward Pass, Warner Bros La scena del crimine: si nota come i protagonisti siano posizionati su diversi livelli, per aggiungere dinamismo. Il protagonista sembra quasi passare in secondo piano, nascosto dall’ombra e dal vestito scuro, tuttavia il volto emerge nettamente dall’oscurità. Una grossa colonna in cemento armato, alle sue spalle, ne sottolinea l’importanza. N...

Reto Ultra Wide & Slim - Recensione

La Reto Ultra Wide & Slim è una toy camera per pellicola 35mm (formato 36x24) prodotta dall’azienda Sunpet Industries Limited di Hong Kong. Col marchio Reto è stata prodotta a partire dal 2022 e dovrebbe, per quanto ne sappiamo, essere ancora in produzione. Si tratta ad ogni modo di una macchina già apparsa sul mercato negli anni ‘90 come Vivitar Ultra Wide & Slim e, negli anni 2000, sotto altri marchi meno conosciuti.    DATI TECNICI  Tipo: toy camera 35mm (36x24) Peso: gr. 69 Misure: 100x59x28 mm Gamma tempi: 1/125 Aperture: F 11  Lunghezza focale: 22mm Flash integrato: no     QUALITA' COSTRUTTIVA  La fotocamera protagonista di questo articolo è una vera e propria macchina giocattolo, realizzata totalmente in plastica se si esclude il meccanismo dell’otturatore. Anche l’obiettivo è composto da due lenti in plastica. In generale la qualità del materiale è scarsa, certe parti, come la manovella di riavvolgimento, appaiono particolarmente f...