Abbiamo avuto modo di apprezzare gli scatti di Milena Lena tramite la sua pagina di Instagram. Milena si dedica prevalentemente alla fotografia di ritratto, con alcune puntate in altri generi. Nei suoi lavori è presente una grande attenzione nel concentrare lo sguardo dell’osservatore sul soggetto, sia con metodi classici che con quelli più creativi.
Di tutte le foto che hai scattato, quale preferisci? Parlaci della sua genesi.
Qual è il tuo rapporto con i social network? Pensi che siano utili a farti crescere come artista?
Instagram @milenalenaph
Raccontaci di te e di come ti sei avvicinata alla fotografia.
La mia passione per la fotografia nasce da piccola, per emulazione di mio fratello maggiore; aveva una Yashica analogica ed io ne ero innamorata, ma non potevo usarla e quindi mi feci regalare una fotocamera da mio padre: una compatta analogica, con cui ho iniziato a immortalare tutto ciò che attirava la mia attenzione.
Con gli anni ho deciso di acquistare la prima reflex (analogica) e di frequentare un corso di fotografia a Catania. La passione per la fotografia diventava sempre più ardente, quindi decisi di trasferirmi a Roma, dove ho seguito un corso presso L’Istituto Europeo di Design (IED).
Con gli anni ho deciso di acquistare la prima reflex (analogica) e di frequentare un corso di fotografia a Catania. La passione per la fotografia diventava sempre più ardente, quindi decisi di trasferirmi a Roma, dove ho seguito un corso presso L’Istituto Europeo di Design (IED).
Oltre al ritratto, pratichi anche altri generi? Quali sono i tuoi autori preferiti?
Sicuramente il ritratto ed il nudo artistico sono i generi che prediligo e che sento più miei. Tuttavia, per me la fotografia nasce da un’urgenza di espressione, un bisogno di comunicare quindi non mi pongo limiti di genere.
Uno dei miei autori preferiti è il maestro Steve McCurry.
Uno dei miei autori preferiti è il maestro Steve McCurry.
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| ©Milena Lena |
Guardando nella tua galleria ci hanno colpito le foto in cui, per catturare l’attenzione, viene coperto il viso del soggetto con veli, fiori, palloncini ecc.
Cosa volevi trasmettere con questi scatti?
Cosa volevi trasmettere con questi scatti?
Questo progetto fotografico si chiama Ritratti Invisibili. L’idea è di nascondere i volti per cercare l’essenza stessa del soggetto ritratto; questo spinge a focalizzare l’attenzione sull’interiore inesplorato che va oltre ciò che possiamo vedere.
A posteriori ho realizzato di aver preso spunto da i capolavori di Magritte e, come egli dichiarò: “La mente ama l’ignoto. Ama le immagini il cui significato è ignoto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto”.
A posteriori ho realizzato di aver preso spunto da i capolavori di Magritte e, come egli dichiarò: “La mente ama l’ignoto. Ama le immagini il cui significato è ignoto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto”.
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| ©Milena Lena |
E’ notevole la cura con la quale studi le luci e i colori per ogni tuo scatto. Quanto tempo dedichi a questa particolare preparazione, e da cosa ti lasci ispirare?
Grazie.
Sicuramente immagino prima che tipo di foto voglio creare, ma amo sperimentare, quindi spesso tutto quello a cui ho pensato viene stravolto, mi lascio trasportare dalle sensazioni interiori e dallo stato d’animo del momento.
Sicuramente immagino prima che tipo di foto voglio creare, ma amo sperimentare, quindi spesso tutto quello a cui ho pensato viene stravolto, mi lascio trasportare dalle sensazioni interiori e dallo stato d’animo del momento.
Che tipo di attrezzatura utilizzi solitamente per fotografare? Utilizzi qualche tecnica particolare?
Utilizzo una Reflex digitale; non adotto nessuna particolare tecnica, ma sono creativa quindi mi sbizzarrisco nella creazione e nell’utilizzo di oggetti ed accessori.
Di tutte le foto che hai scattato, quale preferisci? Parlaci della sua genesi.
Prendendo spunto da una poesia di Hikmet, direi che la più bella delle mie foto non l’ho ancora scattata; però ci sono fotografie a cui sono più legata o che vanno a toccare delle corde del mio interiore.
Ho scelto questa foto perché è probabilmente il mio scatto più personale, parla della mia famiglia, delle mie radici: le vecchie e stanche mani di mio zio tengono una foto di quando era bambino, di un tempo ormai lontano. Ho voluto immortalare questo momento pieno di emozioni.
Ho scelto questa foto perché è probabilmente il mio scatto più personale, parla della mia famiglia, delle mie radici: le vecchie e stanche mani di mio zio tengono una foto di quando era bambino, di un tempo ormai lontano. Ho voluto immortalare questo momento pieno di emozioni.
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| ©Milena Lena |
Le tue fotografie sono attualmente esposte in qualche mostra?
Attualmente no, ma recentemente ho esposto una foto ad Arles in Francia ed al Tevere Art Gallery di Roma.
Quali progetti intravedi nel futuro per la tua attività fotografica?
Voglio continuare ad emozionarmi e divertirmi
Ho alcuni progetti personali a cui sto lavorando che voglio portare a termine.
Ho alcuni progetti personali a cui sto lavorando che voglio portare a termine.
Qual è il tuo rapporto con i social network? Pensi che siano utili a farti crescere come artista?
Con i social ho un rapporto conflittuale, ma credo che aiutino molto la visibilità, la possibilità di farsi conoscere e permettano di far arrivare le proprie immagini ovunque.
La crescita fotografica però deriva da studio e dedizione.
La crescita fotografica però deriva da studio e dedizione.
Ringraziamo Milena per averci concesso l’intervista, se considerate i suoi lavori interessanti vi invitiamo a seguirla tramite i suoi profili social.
Instagram @milenalenaph






Interessante e notevole i progetti svolti dalla fotografa . Molto brava
RispondiEliminaGrazie per aver letto l' articolo e commentato
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