Passa ai contenuti principali

A tu per tu - Liliana Luca

Abbiamo conosciuto Liliana Luca dopo aver visto le sue foto pubblicate su Instagram. Liliana si dedica prevalentemente alla fotografia naturalistica, ritraendo animali di ogni specie. Oltre a questo genere, ha realizzato anche scatti paesaggistici che ci hanno sorpreso per la loro componente minimalista.


© Liliana Luca


Raccontaci di te e di come ti sei avvicinata alla fotografia.

Ho iniziato a fotografare relativamente tardi, nel 2018. Ora ho quasi 52 anni e mi piace dire che è la fotografia che si è avvicinata a me, sto dando tutta la colpa a un volatile, un falco pescatore. Fino a quel tempo non avevo mai posseduto una macchina fotografica e non avevo mai pensato di dover studiare, da autodidatta, per potermi cimentare in questo campo. Nella mia infanzia c’era stato il desiderio di poter dipingere, ma i miei scarabocchi erano privi di significato e nessuno mi ha mai presa sul serio, nemmeno io.

                                         

© Liliana Luca

Quali sono i tuoi autori preferiti?

I miei autori preferiti sono i due fotografi emiliani più famosi, Franco Fontana e Luigi Ghirri. A livello internazionale apprezzo molto Frans Lanting.

 

Guardando nella tua galleria ci ha colpito molto la componente minimalista dei tuoi scatti, sia in quelli di paesaggio che nelle foto di animali. Diverse immagini sembrano quadri, con soggetti distaccati del tutto dal contesto tramite sfondi omogenei, senza elementi di disturbo. Raccontaci di questa tua abilità e del segreto per realizzarla.

Per me l’estetica nella fotografia è un fattore principale e al di là della tecnica, della fatica, della pazienza che devo avere, cerco di portare al mio pubblico qualcosa che faccia bene all’occhio e all’anima. Con le mie immagini voglio solo raccontare che nel mondo non ci sono solo sfumature di grigio e un ecosistema che soffre, il mondo è vivo e… io ho colori da raccontare!

                      

© Liliana Luca

Come accennato prima, i tuoi paesaggi ricordano i soggetti animali: scatti minimali, con pochi elementi dai colori accesi. Il tuo stile sembra accordarsi al concetto “meno è più”, dal momento che le immagini sono apprezzabili. Confermi questa nostra impressione? Cosa puoi dirci sul tuo stile?

Confermo e ho sempre pensato che “il troppo” ingombra, dà noia, infastidisce.

                                                       

© Liliana Luca


Che tipo di attrezzatura utilizzi solitamente per fotografare? Utilizzi qualche tecnica particolare?

Utilizzo una reflex full frame abbinata a un teleobiettivo moderato o spinto. Le mie foto sono sempre scattate a mano libera e non utilizzo tecniche particolari, nè filtri e fotomontaggi. Solo la post produzione, dove necessario.

 

Di tutte le foto che hai scattato, quale preferisci? Parlaci della sua genesi.

 “Verde padano” la foto scattata in una mattinata nebbiosa dal finestrino dell’auto in corsa mentre si andava da Bologna verso la Palazzina di caccia di Stupinigi in occasione della mostra fotografica di Steve McCurry, il 30 dicembre 2021.

                 

© Liliana Luca

 

 

Le tue fotografie sono mai state esposte? Hai mai vinto in qualche concorso?

Solo una fotografia è stata esposta a una mostra collettiva al Museo Nazionale Della Fotografia di Brescia nel settembre 2023.  Ho partecipato ai concorsi internazionali di fotografia, sezione natura, dal 2021 e ho ricevuto diversi riconoscimenti. I più importanti sono stati la medaglia di bronzo al Photo Art Praga 2021 da parte di CFFU e la medaglia d’oro in Serbia nel 2022, assegnata da GPU.


Quali progetti intravedi nel futuro per la tua attività fotografica?

Provare a portare la fotografia naturalistica nel mondo dell’arteterapia, dedicare molto più tempo alla fotografia creativa che ora sto studiando e, in un futuro non troppo lontano, una mostra fotografica tutta mia.


© Liliana Luca


Qual è il tuo rapporto con i social network? Pensi che siano utili a farti crescere come artista?

Uso Facebook e Instagram e ritengo che attualmente siano diventati parte integrante di noi, possono quindi esserci di aiuto nella crescita artistica.

 

Ringraziamo Liliana per averci concesso l’intervista, se considerate i suoi lavori interessanti vi invitiamo a seguirla tramite i suoi profili social.

Facebook: Liliana Luca

Instagram: lili.luca.bo

  

>> Link a tutte le interviste <<


Commenti

Gli articoli più letti

Canon AE1 - Recensione

Con questo articolo introduciamo una nuova serie di recensioni, dedicate alle fotocamere a pellicola. Seguendo il ritorno di fiamma della fotografia analogica, vi presentiamo alcune delle macchine che abbiamo utilizzato personalmente. La Canon AE1 è una fotocamera reflex per pellicola 35mm (formato 36x24) a funzionamento elettronico, prodotta in Giappone dal 1976 al 1984. Si tratta di una delle prime macchine elettroniche ad aver avuto una grande diffusione; fotocamere come questa segnarono una pietra miliare nella transizione verso dispositivi con sempre più automatismi, avvenuta negli anni ’80. La AE1 può essere utilizzata sia in modalità manuale che a priorità di tempi, poiché gli stessi sono controllati da un circuito elettronico. Fa parte del sistema Canon FD, nel quale andò a inaugurare una nuova serie di corpi macchina, contraddistinti dalla lettera “A” (AE1-AT1-A1 ecc.) tutti a funzionamento elettronico, per i quali vennero prodotti degli specifici accessori. DATI TECNICI Tipo...

La fotografia dei liminal spaces: tra nostalgia e incertezza

Un corridoio vuoto, un parcheggio deserto o una scuola dopo che tutti se ne sono andati. Luoghi che sembrano sospesi nel tempo, in uno stato di attesa o di cambiamento: oggi parliamo di ‘spazi liminali’. ( Nel frattempo, vi ho preparato una playlist ad hoc per accompagnare la lettura: https://open.spotify.com/playlist/1R7zhKdvZt1LoS5HXjtErV?si=016e38192d5e4c47 ) La fotografia dei liminal spaces è una tendenza visiva sempre più popolare che ha conquistato il web e gli appassionati di fotografia con la sua capacità di evocare sensazioni di nostalgia, incertezza e attesa. Ma cosa sono esattamente questi "spazi liminali" e perché suscitano tanto fascino? Per rispondere a queste domande, dobbiamo esplorare il concetto di "liminalità", la qualità delle immagini che li rappresentano, gli strumenti utilizzati nella fotografia e, infine, il motivo per cui queste immagini ci parlano così profondamente. Cosa sono i liminal spaces? Il termine "liminale" deri...

Fotografo per trattenermi

Ho sempre avuto fretta  Non la fretta che ti fa correre per non perdere il treno, ma quella fretta più profonda, sotterranea, quella che ti rosicchia da dentro. Come se ogni emozione, ogni pensiero, ogni desiderio dovesse subito trovare forma. Subito un’immagine, subito un progetto, subito un risultato. Mi muovo spesso così: intuizione - azione. Il tempo dell’attesa, dell’elaborazione, dell’incubazione mi è sempre sembrato una perdita. Eppure è proprio lì che vive la fotografia: nella pausa, nell’osservazione, nel dettaglio minuscolo che richiede tempo per farsi notare. È paradossale: amo fotografare, ma la fotografia mi obbliga a rallentare, a stare e restare. E questa frizione nel tempo mi ha raccontato e continua a raccontarmi più di quanto avrei mai pensato. Fotografo perché voglio vedere. Eppure, spesso, scatto per non sentire. Come se poter trasformare una sensazione in un’immagine mi permettesse di tenerla a distanza. Ma poi l’immagine resta, mi guarda. E mi dice tutto quell...