QUALITA' COSTRUTTIVA
Il Kiron 28mm F 2.8 è costruito interamente in metallo, fatta esclusione per il rivestimento in gomma della ghiera di messa a fuoco. L'assemblaggio risulta curato e privo di fastidiosi giochi; unico difetto un perfettibile allineamento tra i valori dei diaframmi e la ghiera corrispondente.
ERGONOMIA
L’obiettivo in prova risulta compatto e leggero, seppur senza essere minuscolo; è adatto per tutte le mani. Montato sulla fotocamera, anche con l'adattatore il suo ingombro è limitato e permette un ottimo bilanciamento. La ghiera dei diaframmi gira in senso orario da F2.8 a F22 in passi di mezzo stop (esclusi gli intervalli F2.8-F4 e F16-F22 dove i passi sono a pieni stop), con scatti ben definiti.
Segnaliamo una particolarità: per quanto riguarda gli obiettivi con innesto Olympus OM (come quello in prova) Kiron montava una ghiera peculiare, di sezione ridotta rispetto a quella montata sugli obiettivi con altri innesti. Probabilmente ciò era concepito per evitare interferenze con la ghiera dei tempi nei corpi macchina Olympus, posizionata proprio dietro all’innesto delle ottiche. L’utilizzo è forse meno immediato rispetto ad una classica ghiera diaframmi, ma sul campo non sono emerse scomodità.
La ghiera di messa a fuoco ruota in senso orario da infinito alla distanza di 30 cm; presenta un arco di rotazione ridotto (circa un terzo di giro); tuttavia non abbiamo avuto problemi nel focheggiare. La sezione della ghiera non è ampia e la gomma appena scivolosa, ma sul campo possiamo riferire un’esperienza positiva, merito anche della fluidità nella rotazione.
I bordi soffrono di un calo significativo per quanto progressivo. A tutta apertura l’area interessata occupa buona parte dell’immagine; da F4 in poi si riduce molto, per quanto sia sempre presente.
Riguardo al contrasto risulta di alto livello a tutte le aperture.
Per concludere, definiamo la prestazione in questo campo come buona.
Longitudinali: di basso livello a tutta apertura, si riducono progressivamente fino a diventare quasi nulle, il loro impatto è trascurabile.
il giudizio per questa sezione risulta buono.
Bokeh
I punti luce a tutta apertura sono circolari al centro, mentre ai bordi estremi appaiono leggermente troncati. Chiudendo il diaframma le deformazioni si riducono molto, ma emerge la forma poligonale, limitata parzialmente dalla forte curvatura delle lamelle. La dimensione risulta sempre abbastanza piccola, ma sono assenti difetti particolari.
Coma
Distorsione
Flare
Chiudere il diaframma fa sparire le velature e causa un cambiamento di forma degli artefatti, che incidono però allo stesso modo di prima.
In condizioni meno critiche l’obiettivo non produce artefatti, talvolta si comporta bene anche in situazioni al limite. Il più delle volte basta una semplice variazione dell’inquadratura per sistemare tutto, oppure l’utilizzo di un paraluce.
In generale definiamo il comportamento in questo campo come quasi sufficiente.
Focus breathing
Sunstars
Vignettatura
Risulta di medio livello a tutta apertura, basso a F4; successivamente scompare.
LINK PROVE SUL CAMPO - GALLERIA FOTO
CONCLUSIONI
Concludendo se cercate un grandangolo affidabile, magari spendendo poco, questo risulta ideale; quantomeno la versione da noi testata.
PRO
- Sfocato piacevole alle corte distanze
- Contrasto sempre ottimo
- Vignettatura contenuta
CONTRO
- nessuno
Commenti
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