QUALITA’ COSTRUTTIVA
ERGONOMIA
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Nitidezza
La nitidezza è sufficiente alle distanze ravvicinate, mentre all’infinito risulta quasi sufficiente; il calo ai bordi appare contenuto e progressivo. Abbiamo anche tentato un esperimento col duplicatore di focale 2X: il risultato è utilizzabile in emergenza, ma comunque insufficiente. Il contrasto in tutte le situazioni risulta di basso livello.
Il giudizio per questo paragrafo è quasi sufficiente.
Aberrazioni cromatiche
Laterali: di livello molto basso; appaiono solo un situazioni di forte contrasto, nessun problema di correzione.
Longitudinali: quasi nulle, correzione nemmeno necessaria.
In generale possiamo definire la prestazione in questo campo come ottima.
Bokeh
Giudicare un obiettivo catadiottrico per il suo sfocato non è facile: in genere o si ama o si odia, noi cerchiamo di valutare la sezione in maniera più distaccata possibile.
In questo caso partiamo prima dai punti luce, i quali come vedremo condizionano molto lo sfocato risultante. Essi sono del tutto particolari, di forma “a ciambella”, ovvero cavi al centro. Nelle zone periferiche assumono una forma a mezzaluna, non proprio esaltante, anche se questa risulta poco apparente nella maggior parte delle foto.
Riguardo allo sfocato propriamente detto, la prima cosa che si nota è la buona separazione: sicuramente aiutata dalla focale, ma sempre presente anche nelle situazioni più difficili. Nelle giuste condizioni le aree fuori fuoco sono spesso gradevoli, morbide e con scarso affollamento. È innegabile che con uno sfondo particolarmente complesso appaiano dei giochi di forme piuttosto bizzarri; in altri casi invece l’obiettivo restituisce immagini quasi fiabesche.
Il comportamento in questa sezione viene valutato come sufficiente.
Coma
Inesistente, come prevedibile considerando lunghezza focale e apertura.
Distorsione
Di bassa entità, tendenzialmente a cuscinetto. In pratica il suo impatto per ritratti e paesaggi è quasi nullo, mentre per l’architettura saranno necessarie leggere correzioni. Le prove sul campo non sono state modificate in alcun modo.
Flare
I riflessi che appaiono sono fortissimi, ed assieme alle velature distruggono il contrasto e l’immagine nel suo complesso. Va detto che se ci si tiene distanti dalle fonti luminose intense l’obiettivo spesso resiste; tuttavia utilizzarlo nel controluce o in situazioni critiche è impossibile.
In generale possiamo definire la prestazione in questo campo tra l’insufficiente e il pessimo.
Focus breathing
L’obiettivo presenta una fortissima variazione di focale durante la messa a fuoco; consideratelo se intendete utilizzarlo per fare riprese video.
Sunstars
L’obiettivo non ne produce, non avendo diaframma e operando solo alla massima apertura.
Vignettatura
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CONCLUSIONI
Dalle rilevazioni emerse appare evidente che il Tamron 500 8 SP non è un obiettivo per tutti. Il suo vantaggio principale risulta la portabilità (in proporzione alla lunga focale), ma bisogna comunque fare i conti con un’ergonomia non entusiasmante. Le aberrazioni cromatiche sono contenute così come la distorsione, aspetti tuttavia comuni per un teleobiettivo poco luminoso. Considerati gli scarsi risultati alle voci nitidezza e flare rimane poco, persino la vignettatura ha il suo impatto. Lo consigliamo solo a chi vuole un teleobiettivo potente a tutti i costi, magari attratto dal risparmio di peso e prezzo. Gli altri cerchino alternative più qualitative.PRO
- aberrazioni cromatiche quasi nulle
- possibilità di inquadrature ravvicinate
CONTRO
- nitidezza non esaltante
- messa a fuoco difficoltosa
- resistenza al flare molto scarsa
Commenti
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